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L’ANTICO BORGO DI CISTERNINO TRA ORIGINI, STORIA ED ANTICHI RITI PROPIZIATORI
L’antico borgo Cisternino ha origini assai remote e risalgono al VII secolo d.C., epoca in cui alcuni monaci basiliani, sfuggiti alle persecuzioni iconoclaste in Oriente, si adoperarono per la rinascita dell’attuale centro storico della città.
Una testimonianza della presenza di un cenobio basiliano su questo territorio è data dalla scoperta, al di sotto della Chiesa romanica di San Nicola, dei resti di un piccolo tempio cristiano databile realisticamente intorno all’ VIII secolo d.C.
Il passato dell’antico borgo Cisternino
In passato, l’ingresso principale dell’antico borgo Cisternino era costituito dalla Torre Normanna-Sveva, sulla cui sommità è posta una piccola statua di San Nicola benedicente. Nelle vicinanze si erge maestosa la Chiesa di san Nicola, al cui interno si possono ammirare due sculture in pietra viva di Stefano da Putignano ed il tabernacolo della Madonna del cardellino.
Dalla Chiesa di San Nicola ci si perde tra vicoli stretti, piccole case imbiancate a calce, cortili, archi e balconi fioriti. Infatti, nel borgo antico è suggestiva l’osmosi tra spazi interni ed esterni, frutto di “una architettura spontanea” dettata da ragioni pratiche come il senso di comunanza e di aggregazione.
Il centro abitato
A 3 km dal centro abitato di Cisternino, sorge il Santuario della Madonna d’Ibernia, a poca distanza da un precedente tempio pagano dedicato alla dea della fertilità Cibele.
Il dolce della tradizione
La tradizione vuole che il lunedì di Pasqua venga portato in dono alla Madonna d’Ibernia un dolce tipico pugliese, il chirrùchele, (a forma di borsetta con due uova sode per i bambini e a forma di bambola con un uovo sodo per le bambine) come facevano in passato i fanciulli pagani con la dea Cibele per propiziarsi la fecondità e l’abbondanza.
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Mariaelena Grimaldi