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Poesia di Rocco Scotellaro “Fra me e te”
Tra i poeti lucani, ricordiamo Rocco Scotellaro, morto a soli 30 anni, e per molti il simbolo più autentico della Lucania, grazie alle sue poesie e alla sua attività politica e sociale di denuncia delle ingiustizie e dei soprusi subiti dai contadini da parte dei latifondisti. Rocco Scotellaro, sindaco di Tricarico a soli 23 anni, fu incarcerato ingiustamente per alcuni mesi a causa delle accuse mosse dai suoi oppositori politici, poi rivelatesi infondate. Deluso dall’ambiente politico, continuò la sua denuncia sociale attraverso la letteratura, diventandone il capo carismatico sia attraverso poesie cariche di realismo, sia attraverso opere di interesse sociologico sulla situazione in cui versava il popolo meridionale.
A questo poeta lucano è stato dedicato un percorso letterario nel suo paese natìo di Tricarico, con una selezione di sue poesie riportate su pannelli lignei, collocati lungo le strade ed i vicoli del centro storico, che consentono al visitatore di leggere i componimenti nei luoghi che più hanno ispirato l’autore. Il percorso mette in luce i molteplici aspetti della poesia scotellariana, da quello socio-politico a quello sentimentale.
Tra tutte le sue poesie lucane, che continueremo a proporvi nei prossimi articoli, abbiamo voluto ricordare una splendida poesia, scoperta solo nel 2002. Scritta da Scotellaro per Giuseppe Antonello Leone, pittore, poeta e scultore, e sua moglie Maria Padula, pittrice lucana e scrittrice, ricorda per certi aspetti Pablo Neruda, con la sua voglia di cantare l’amore attraverso le mille sfumature che regala la natura.
Fra me e te
voglio piantare un frutteto.
Con le tue braccia intreccerò una vite
e quando la pioggia verrà
non ti lascerò sola.
Appena il sole sarà alto
ti canterò nelle vene.
Ogni sera verrò a bere
ai tuoi grappoli,
poi l’ alba verrà.
Rocco Scotellaro