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La pizzica salentina, passi, origini e tradizioni
La pizzica salentina è un ballo popolare diffuso in modo particolare nella zona del Salento, ma anticamente, anche in Basilicata e in Campania. Si tratta di un ballo gioioso, travolgente e e coinvolgente, al quale è difficile resistere.
Da una parte è energico, frenetico, veloce e inafferrabile, dall’altra rallentato, composto ed impercettibile, per poi riprendere ad un ritmo ancora più incessante. Ad accompagnarne i passi ed i movimenti, il picchiettare energico ed inesorabile del tamburello.
A questo ballo così tipico e caratteristico della Puglia, sono dedicate, soprattutto in estate, numerose feste e serate. Tipica tra tutte è la “notte della taranta di Melpignano“, un piccolo paesino di soli 2.228 abitanti in provincia di Lecce.
Pizzica salentina storia
Le prime testimonianze della pizzica risalgono all’aprile del 1797, periodo durante il quale, la classe nobile tarantina si esibiva a suon di salti e tamburello per onorare la visita diplomatica nella città di Taranto del re Ferdinando di Borbone.
Originariamente era una danza gioiosa ballata in momenti di festa o in occasioni private e familiari. E non solo…
La pizzica come rituale terapeutico
A partire però dal XIV sec. la pizzica salentina fu considerato un rituale terapeutico. La pizzica come ballo utilizzato per le pratiche terapeutiche si differenziava da quella ballata per le feste. Secondo le credenze popolari dell’epoca, quando, le malcapitate contadine venivano morsicate dalla “taranta”, un ragno pericoloso, divenivano possedute dal suo veleno potentissimo. Il loro corpo veniva attraversato a dolori pungenti e spasi incontrollabili. Per liberarsi dal suo veleno il “pizzicato” poteva ballare anche per giorni o settimane intere con un ritmo sempre più accelerato.
Si pensava che solo la musica frenetica della pizzica, potesse liberare dal veleno del morso della tarantola (vero o presunto).
Nel video, l’interpretazione di una giovane donna morsicata dalla taranta.
Il rituale era legato alla figura di San Paolo il quale, scampò al morso di un serpente. Le tarantolate si rifugiavano nella chiesa di San Pietro e Paolo a Galatina per essere liberate.
La pizzica come ballo di corteggiamento
A questo ballo sono state date diverse interpretazioni: oltre ad essere considerato un ballo terapeutico o un momento per divertirsi, veniva ed è visto tutt’oggi come rito di corteggiamento.
Accessori per ballare la pizzica
Il significato del fazzoletto
Uno degli accessori per eccellenza della pizzica è il fazzoletto. In passato, veniva sventolato dalla donna perché si pensava che le vibrazioni procurate dal suo scuotimento, fossero particolarmente indicate per esorcizzare “i morsicati della tarantola”.
Tra due uomini invece il ballo diventava momento di sfida in cui ci si confrontava, esibendosi e mettendo in mostra doti quali agilità, creatività e prestanza fisica.
Il fazzoletto in questo caso era considerato pegno d’amore che due innamorati si scambiavano durante il ballo.
Come ballare la pizzica salentina
Per ballare la pizzica, non bisogna avere particolari doti fisiche o essere professionisti. Tutti possono imparare a ballare la pizzica, occorrono solo tanto fiato, ritmo ed attenzione.
Il movimento dei piedi in alcuni punti del ballo può essere davvero molto veloce.
Abbigliamento pizzica salentina
Per entrare prima nello spirito di questo ballo tradizionale, vi consigliamo di indossare:
- una gonna lunga ed ampia ed un foulard per la donna
- una camicia bianca e comoda, un pantalone elegante ma non stretto per agevolare i movimenti per l’uomo
Non dimentichiamo che la pizzica salentina nasce come forma di corteggiamento.
Pizzica salentina passi
Il passo dello zoppo
- Proprio come dice il nome dovete simulare il passo di uno zoppo, molleggiando leggermente con tutto il corpo.
- Disponetevi con la chiena dritta e la testa alta.
- La donna posiziona le mani sui fianchi, procede in avanti con la gamba destra tesa. Piegare la gamba sinistra in avanti ad ogni passo.
- Gli uomini dovranno fare la stessa cosa, ma in modo più lieve.
- Se eseguita in coppia, la dama gira intorno all’uomo formando un cerchio.
- Ora alzatevi sulle punte dei piedi, senza appoggiare i talloni, ammorbidite la schiena, protraendola leggermente in avanti.
- Allungate le braccia davanti a voi in modo parallelo, oppure, portatele sopra la testa.
- Chiudete le mani in pugno, quasi come se voleste schioccare le dita. Iniziate così a molleggiare spostando il peso da una gamba all’altra, avendo cura di andare in avanti e lateralmente.
Nella pizzica un elemento molto importante sono gli abiti, in particolare la gonna, i cui movimenti conferiscono al ballo ulteriore movimento e scenografia.
La donna prende la gonna ed inizia a sventolarla, contemporaneamente procedere in avanti portando un piede avanti l’altro indietro, facendo attenzione a piegare il ginocchio a 90 gradi.
Canzoni pizzica salentina famose
Se desiderate imparare a ballare la pizzica salentina anche a distanza, organizzare una sorpresa, una festa o un matrimonio con i gruppi di pizzica salentina, potete visitate la pagina facebook della maestra Amalia Attorre.
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