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La Via Francigena Pugliese, percorsi naturalistici da fare a piedi
Percorsi naturalistici Puglia
Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più la cultura del viaggio lento. Sono diversi i motivi che spingono tanta gente ad intraprende itinerari lunghi diversi giorni o settimane.
C’è chi lo fa per ritrovare la propria spiritualità, chi per scoprire luoghi lontani dal turismo di massa, chi per interesse culturale o per toccare e conoscere da vicino un territorio.
Uno dei più gettonati è il “Cammino di Santiago”, un percorso lungo 800 km che dalla Francia alla Spagna porta fino al santuario di Santiago di Compostela, presso il quale si trova la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore.
Altra meta dello slow traverl è quella della Via Francigena, l’antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma, ben 1.800 chilometri di cui 1000 da percorrere solo in Italia.
Si parte dal Passo del Gran San Bernardo in Valle d’Aosta, per arrivare a “La Storta, Chiesa Parrocchiale a Roma”. Si tratta di un percorso facile e sicuro adatto per tutte le età. Non solo, potete, percorrere la via Francigena con il cane.
Passo dopo passo riscoprirete luoghi di straordinaria bellezza, scenari incantevoli, borghi dimenticati, profumi e scorci di vita autentica, lontani dal progresso.
Eppure tutti pensano che l’ultima tappa della Via Francigena sia quella romana. In realtà, l’antica Via, nel medioevo univa Canterbury a Roma sino ai porti della Puglia. Questo percorso vi consentirà di scoprire un lato più intimo e profondo della Puglia lontano dalle mete turistiche più rinomate.
I percorsi naturalistici in Puglia che non ti aspetti
Dunque, anche la Puglia è un’ottima meta per riscoprire percorsi naturalistici da fare a piedi. Proprio come facevano i pellegrini, cerchiamo di ripercorrere a piedi le tappe che tracciano la Via Francigena in Puglia.
Iniziamo questo percorso naturalistico pugliese dall’area franco provenzale denominata Valico di San Vito, comprendente i borghi di Faeto e di Celle di San Vito.
Faeto
Faeto, un piccolo centro al confine tra Puglia e Campania alle falde del Monte Chilone, circondata da ben 150 ettari di boschi. Faeto rappresenta un’isola linguistica caratterizzata da forti contaminazioni provenzali.
Al centro del paese troverete la Chiesa Madre di epoca cinquecentesca dalla quale si snodano diversi vicoli contraddistinti da archi e porte.
Da non perdere è la visita al Museo Etnografico, che vi permetterà di immergervi e ripercorrere quella che era la vita contadina di un tempo. La zona attorno a Faeto è popolata da querce, faggi e cerri, inoltre, sempre nella zona è frequente scorgere dei mulini a vento. Non solo, molto importanti sono le sorgenti di acqua minerale, dalle grandi proprietà diuretiche, un esempio, è La Fonte di San Vito, quella di Piscero e la Fontana di Coppi.
Celle di San Vito
La seconda tappa della Via Francigena in Puglia è Celle di San Vito, un comune di appena duecento abitanti, situato tra i Monti Dauni a ben 700 metri di altitudine. È in assoluto il paese più piccolo della provincia di Foggia, circondato da boschi e vegetazione. Non è raro poter ammirare tra i monti il volo del falco, incontrare volpi, oppure, vedere scoiattoli arrampicarsi tra i rami. Anche Celle di San Vito, risente dell’influenza provenzale data dal passaggio dei soldati francesi nei pressi del paese.
Alcune bellezze storiche ed artistiche da non perdere sono la Chiesetta di San Vito, le viuzze del centro ed un’antica fontana in pietra.
Orsara di Puglia
Ai piedi del Monte San Marco a circa 30 km dalla città di Foggia troviamo la terza tappa del percorso naturalistico pugliese. Orsara di Puglia, è un borgo medievale circondato da un fitti boschi e caratterizzato da splendide chiese.
Gioiello architettonico di questo delizioso borgo è il centro storico, costituito da piccole piazzette, viuzze minuscole, forni attivi di epoca cinquecentesca. I boschi che circondano la zona, consentono di effettuare diverse escursioni. Se deciderete di trascorere alcuni momenti ad Orsara, vi consiglio una visita all’Abbazia di Sant’Angelo, alla Chiesa dell’Annunziata e a quella di San Pellegrino.
Molto caratteristica è la Grotta di San Michele, completamente scavata nella roccia intorno al 200 d.C. alla quale poter acceder per mezzo di un scalinata molto tortuosa detta “Scala Santa”. Queste tre fanno parte dell’Abbazzia dell’angelo, un maestoso ed imponente complesso architettonico situato proprio nel cuore della città vecchia, di Orsara.
Occupata prima dai Basiliani e poi dai Benedettini, l’abbazia finì in mano ai Cavalieri di Calatrava, nel 1229, diventando così la sede dell’Ordine spagnolo in Italia. Nel ‘500, invece, la struttura divenne palazzo baronale, di proprietà della nobile famiglia dei Guevara.
Troia
Tra i percorsi naturalistici in Puglia troviamo superando il territorio di Castelluccio Valmaggiore, la discesa che porta verso la Piana fino alla città di Troia, situata ai piedi dei Monti Dauni.
Passando per Troia si potranno ammirare alcuni tra gli edifici più rappresentativi del centro storico quali la Cattedrale e la Chiesa di San Basilio .
Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta
La Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta ed in particolare il suo rosone duecentesco, sono simbolo induscusso della città e motivo di grande vanto per tutti i suoi abitanti.
La struttura è costruita su due piani in stile romanico pugliese. A rendere particolarmente preziosa la cattedrale è il suo magnifico rosone caratterizzato da ricami in pietra senza eguali.
Proseguendo tra i vicoli del centro storico di Troia, troviamo poi l’antichissima chiesa di San Basilio.
Da Troia proseguenso per la Strada dei Longobardi giungiamo sino alla Montagna Sacra e al Santuario di San Michele nel cuore di Monte Sant’Angelo.
Santuario di San Michele Arcangelo
Il Santuario di San Michele Arcangelo è uno dei luoghi sacri più famosi in Italia e nel Mondo e dal 2011 è entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Si trova lungo la Via Sacra Langobardorum, immerso nella natura incontaminata e selvaggia del Gargano. La facciata è caratterizzata da due grandi arcate al di sopra è collocata la statua di San Michele.
Per accedere alla sacra grotta è necessario percorrere dal vestibolo una scalinata di 86 gradini. Qui ebbero luogo le apparizioni di San Michele. Sempre all’interno del santuario è custodita un’iscrizione delle parole dell’Arcangelo: “Dove si spalanca la roccia, lì saranno perdonati i peccati degli uomini”.