Alla scoperta di Puglia e Basilicata
Turismo, Arte, Cultura, Sapori e Tradizioni
I Riti della Settimana Santa a Francavilla Fontana
La Pasqua è la festa liturgica più importante per il Cristianesimo e in Puglia, così come in altre regioni del sud Italia, la Settimana Santa si veste di suggestioni, antichi riti e spiritualità. La settimana Santa è preghiera, è un tempo che non ha tempo, è il suono delle “trenule” che scandisce l’incedere lento delle processioni, è il colore delle cappe delle confraternite, è dolore e gioia, raccoglimento e condivisione.
A Francavilla Fontana (BR) le celebrazioni pasquali sono tra le più affascinanti di tutta la regione e ogni anno attraggono fedeli provenienti dalla Puglia e non solo.
I riti si aprono solitamente il venerdì che precede la domenica delle Palme quando la città rivive, attraverso la processione dell’Addolorata, la sofferenza per la morte di Gesù. Una statua che, con tutto il suo carico simbolico, sfila tra la gente accompagnata dai confratelli della Reale Arciconfraternita dell’Orazione e Morte e che, per alcuni minuti, tra auto in corsa e attività in pieno fermento, riesce a rallentare i ritmi della quotidianità e invitare al silenzio.
Una tradizione caratteristica di Francavilla che si svolge il mercoledì Santo, è quella dei cosiddetti “piatti”: piccoli baldacchini ornati con fiori, stoffe e grano germogliato durante il periodo di Quaresima. Tutto il giorno bambini e ragazzi percorrono le vie della città, bussando di casa in casa, per mostrare la loro piccola opera in segno di pace e per chiedere in cambio qualche moneta. Al termine della giornata, tutti i “piatti” vengono portati nelle chiese per abbellire gli altari della reposizione durante i giorni del Triduo Pasquale.
Il giovedì Santo si entra nel vivo dei riti con il pellegrinaggio dei Pappamusci (l’origine del termine non è certa: pare derivi dal greco antico, forse ad indicare il “prete nero” o “prete lento, silenzioso”. Secondo altre fonti, il nome deriva invece dallo spagnolo “papamoscas”, cioè gli sciocchi). I “Pappamusci” sono pellegrini incappucciati che in coppia, mescolandosi tra i fedeli, si apprestano a visitare i Sepolcri. Sono scalzi, hanno il viso coperto da un cappuccio, indossano un lungo camice bianco stretto in vita da un cingolo, lo scapolare marrone con la scritta “Decor Carmeli”, il cappello da pellegrino, in una mano stringono il bordone e nell’altra il rosario. Percorrono lentamente le vie del paese e si recano in tutte le chiese per adorare l’Eucarestia che è nel repositorio. In ginocchio aspettano l’arrivo di un’altra coppia di penitenti che, alle loro spalle, si annunciano con alcuni colpi di bordone sul pavimento. La coppia raccolta in preghiera, si alza, si dispone di fronte ai pappamusci appena arrivati e si scambiano un saluto incrociando le braccia; un rituale, questo, che si ripete ogni volta che due coppie si incontrano durante il cammino. Il pellegrinaggio del Giovedì Santo dura sino a notte fonda, riprende il venerdì mattina e si conclude nel pomeriggio in un percorso sempre uguale da secoli.
La Settimana Santa raggiunge il suo momento più suggestivo il venerdì sera durante la processione dei Misteri a cui partecipano tutte le Confraternite. Le statue, fatte di cartapesta, sembrano prendere vita e in un lento scorrere, tra sbuffi di incenso e preghiere sussurrate, raccontano la passione e morte di Gesù Cristo. Particolarmente toccante è il momento dei Crociferi, detti anche “Pappamusci cu lli trai”: penitenti o semplicemente devoti che, scalzi ed incappucciati, trasportano pesanti croci di legno sulle spalle, seguendo la statua detta “della Cascata”, che raffigura la caduta di Gesù sotto il peso della croce.
Il sabato è il giorno del silenzio e dell’attesa che si trasforma nella gioia della Resurrezione durante la solenne veglia pasquale nella notte tra il sabato e la domenica di Pasqua. È la Confraternita dell’Immacolata che la domenica chiude i riti con la Processione del Cristo Risorto.
La settimana Santa non è solo fede e religiosità, è senso di appartenenza e identità, è riscoprire la propria città quale scrigno di storie e di suggestive bellezze.
Vi segnalo due iniziative molto belle ed interessanti per chiunque volesse conoscere in maniera più approfondita la Settimana Santa di Francavilla Fontana:
Dal 6 al 20 aprile è possibile prenotare una visita guidata alla scoperta dei luoghi simbolo della Settimana Santa. Tra palazzi, monumenti e chiese, gli operatori turistici del Laboratorio Urbano Inpuntadipiedi vi mostreranno una città come non l’avete mai vista. Info: http://labinpuntadipiedi.it/news/40-gli-operatori-turistici-e-i-luoghi-della-settimana-santa.html
Il 15 aprile presso la Chiesa di S. Eligio si terrà la VI edizione del Concerto della Passione: canti, storie, leggende e preghiere popolari del centro e sud Italia a cura di Jazzabanna.
Giovanna Gallo
(Foto di Alessandra Taurisano)
[slideshow_deploy id=’2194′]