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SENZATOMICA: MOSTRA MULTIMEDIALE INTERNAZIONALE SUL DISARMO NUCLEARE
L’organizzazione buddista Soka Gakkai presenta fino al 30 novembre presso la Sala Murat di Bari la mostra Senzatomica con lo scopo di sensibilizzare adulti e bambini sull’importanza del disarmo nucleare e della promozione di una cultura pacifista attraverso un percorso di immagini, documenti e videotestimonianze di uomini e donne che hanno vissuto il dramma di Hiroshima e Nagasaki.
Appena si entra nella sala, ci si imbatte in relazioni, foto e cifre che fanno rabbrividire le coscienze in modo da indurle a riflettere sui motivi e sui costi degli armamenti nucleari. Dal periodo della Guerra Fredda, gli ordigni nucleari sono serviti come deterrente preventivo di possibili guerre e solo nel 2011 sono stati spesi nel mondo 1.738 miliardi di dollari per spese militari quando con
- Soli 5 miliardi di dollari all’anno si potrebbero eliminare la fame e la malnutrizione nel mondo
- 9miliardi di dollari all’anno si potrebbe garantire la scolarizzazione di tutti i bambini della terra
- 6 miliardi di dollari all’anno si potrebbero fermare la diffusione di aids e malaria
Oltre che dalla riproduzione sonora dello scoppio di una bomba, i nostri sensi sono turbati dalle video-testimonianze degli hibakusha, cioè coloro che non sono stati colpiti in modo grave dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki. Gli hibakusha hanno vissuto l’inferno causato dalle armi nucleari , ma anche un inferno interiore che ha spinto alcuni di loro a nevrosi o suicidi. Essi hanno dovuto patire la vergogna per un corpo sfigurato, l’isolamento da parte di chi non voleva contrarre matrimonio con persone colpite da radiazioni, il dolore per malattie proprie o per quelle trasmesse a figli e nipoti.
Appeso ad una parete, c’è l’orologio dell’apocalisse creato dagli scienziati dell’università di Chicago nel 1947 come monito per un disarmo nucleare totale. Nel non lontano 2002, l’orologio ha segnato 7 minuti a mezzanotte (ora che simboleggia la distruzione del mondo), in seguito al timore di un attacco atomico da parte di quei gruppi terroristici che avevano distrutto le Torri Gemelle e spezzato tante vite l’11 settembre del 2001.
Nonostante si siano fatti tanti passi in avanti con il Trattato di non proliferazione nucleare del 1968, ancora oggi esistono più di 20.000 armi nucleari nel mondo. Sicuramente il disarmo nucleare non potrà mai garantire una sicurezza permanente perché non si possono cancellare le conoscenze su come costruire armi nucleari, ma nell’assenza anche temporanea di esse i conflitti internazionali potranno essere risolti per altre vie. Come disse Gandhi: “noi dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”. Quindi, tutti i cittadini del mondo sono invitati a fare pressioni sui governi dei loro stati con le sole armi del coraggio, del dialogo, dell’ istruzione per la costruzione di un futuro di pace.
Mariaelena Grimaldi